Il bivio di Helena
Il bivio di Helena Helena si svegliò di soprassalto, il suono della sveglia che vibrava sul comodino interrompeva un sogno confuso. Guardò l’orologio: le 6:30. Un'altra giornata identica alle precedenti stava per cominciare. Si alzò con fatica, fece la doccia e preparò il solito caffè, fissando il vuoto dalla finestra della sua piccola cucina. Viveva a Bologna da cinque anni, da quando aveva accettato un lavoro come impiegata in una società di consulenza. Non era il lavoro che sognava da bambina, quando passava le ore a disegnare schizzi di abiti e annotare idee su vecchi quaderni. La moda era sempre stata la sua passione, ma la vita l’aveva portata su un’altra strada. Il traffico mattutino era lo stesso di sempre, così come le facce assonnate in autobus. Helena si rifugiava nella musica, osservando la città che scorreva fuori dal finestrino. Arrivata in ufficio, il tempo passava tra riunioni, fogli Excel e telefonate. I colleghi erano gentili, ma i rapporti restavano superficiali....